Il Giappone - introduzione
Mina-san, youkoso!
Eccoci al nostro
primo post, in cui vi svelerò le curiosità sul Giappone in
generale.
Tanto
per cominciare, il nome originale del giappone è Nihon o
Nippon, che in kanji
si scrive così: 日本
e significa
letteralmente “origine del sole”. Per questo motivo lo stato
nipponico è conosciuto anche come il Paese del Sol Levante.
Geografia
Ebbene sì, avete
indovinato! La regione di Kanto è utilizzata da base per la regione
omonima dell'universo Pokémon. Zafferanopoli, la città più
grande di Kanto-pokémon, corrisponde alla gigantevole metropoli di
Tokyo, per posizione e caratteristiche.
Anche Johto, Hoenn
e Sinnoh sono basate su regioni minori del Giappone, mentre Unima è
ricalcata su New York e le aree circostanti, Kalos è la fotocopia
della Francia e Alola è il corrispondente delle nostre isole Hawaii.
Qui sotto trovate il link se siete curiosi di confrontare le singole
città 👇.
Ordinamento politico
Il
Giappone è una monarchia parlamentare ereditaria, ma l'imperatore ha
un ruolo prettamente simbolico, un po' come la secolare Elisabetta
d'Inghilterra.
A
proposito di Elisabetta, vogliamo parlarne? Cosa le servono a pranzo
e a cena, infuso distillato di Pietra Filosofale e bacche di Goji? Io
proporrei di farla patrimonio dell'UNESCO. Comunque, torniamo al
Giappone.
A sinistra: l'imperatore giapponese Akihito (83 anni) A destra: la regina Elisabetta d'Inghilterra (91 anni). Sembrano fatti l'uno per l'altra. |
Religione
Il
Giappone non ha una religione di Stato e ognuno è libero di
professare quello che vuole – e permettetemi, ma secondo me è una
cosa bellissima. Non che in Italia non ci sia libertà di
professione, ma uno vede crocifissi ovunque, in un modo o nell'altro
la presenza del Papa ti pesa sempre sul collo.
Non che io abbia niente contro il Papa: sono cattolica anche io, solo che a volte la cosa è davvero troppo ingerente. E' come quando imposti la tua canzone preferita come suoneria del telefono e dopo un po'… CHE FASTIDIO!
In ogni caso, in Giappone nessuno è discriminato per la
propria fede e c'è una grande eterogeneità di professioni
religiose: si trovano cristiani, induisti, musulmani anche se la
stragrande maggioranza dei giapponesi è legata ai culti shintoisti e
al buddismo.
Se andate nelle case nipponiche, al 99% troverete
uno di questi altarini qui all'ingresso:Il nome giapponese è questo: 神棚 che si pronuncia kami-dana e letteralmente vuol dire “mensola del dio”. Loro lo usano per onorare una determinata divinità il cui simbolo viene posto sull'altare insieme ad offerte di cibo e fiori. Sotto il kamidana, nelle famiglie shintoiste, viene posto un altro altare chiamato Tamaya, dove sono scritti i nomi degli antenati che proteggono ancora la casa – e vanno onorati anche loro, ovviamente.
Conclusioni random
Il
Giappone è dunque una terra piena di sorprese e la cultura nipponica
è un'esplosione di colori, frutto di una società divisa a metà fra
l'incredibile progresso tecnologico capeggiato dalle aziende
giapponesi e una storia fatta di valori, attaccamento alla famiglia e
alle tradizioni, un'anima sempre nuova e fresca che non smette di
affascinare noi bruti europei da quando entrammo in contatto la prima
volta.
Ci sbagliamo entrambi, probabilmente.
Se la
gente giudicasse noi italiani solo perché ci piace la pizza e
gesticolare come dei matti, allora saremmo tutti estroversi, felici e
spacconi – cosa che, ovviamente, non è vera. Così come esistono
italiani timidi ed educati, esistono giapponesi allegri e simpatici –
perfino sexy, anche se non ci crederete.
Quindi, dato
l'incredibile sub-strato culturale di questa gente così kawaii,
ne avremo di roba in cui parlare! Nel prossimo articolo, giusto
perché siamo in primavera, parleremo di un argomento quasi scontato
ma per nulla banale: i sakura
e il periodo della fioritura dei ciliegi in Giappone.
Per
oggi è tutto dalla vostra Hikari.
Sayōnara!
Curiosità
+1: il mio nome, Hikari, vuol dire “luce” e questo è il suo
kanji: 光.
Alla
prossima!
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